La
Scuola dell’Infanzia si propone come luogo di Inclusione nel quale vengono
riconosciute le specificità e le differenze di ognuno. Luogo di Inclusione e di
convivenza nella democrazia, nel quale il valore dell’uguaglianza va ribadito e
ristabilito come rispetto della diversità considerata risorsa e non limite.
L’idea
di Inclusione deve basarsi sul riconoscimento della rilevanza della piena
partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti, ognuno con i
suoi bisogni “speciali”. L’Inclusione deve rappresentare una cornice in cui gli
alunni, a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica e
culturale, possono essere ugualmente valorizzati.
Considerando
che Includere vuol dire avere le stesse opportunità di partecipare fornendo il
proprio e personale contributo, il Progetto “Diversamente uguali: l’unione fa
la forza” ha come finalità la creazione di una Scuola Inclusiva che tende a
rimuovere gli ostacoli che impediscono alla persona la piena partecipazione
alla vita sociale, didattica ed educativa della scuola. Una scuola Inclusiva
che valorizza, dà spazio, costruisce risorse e modifica la propria proposta
formativa rispetto alla pluralità delle differenze e dei bisogni, rispondendo
alle richieste e ai desideri di ogni alunno, affinché quest’ultimo si senta
parte di un gruppo che lo riconosce, lo rispetta e lo apprezza. Una scuola
Inclusiva, fondata sulla gioia d’imparare, sul piacere di sperimentare, di
scoprire e conoscere le proprie capacità e di prendere consapevolezza delle
proprie abilità.
DOCENTI
COINVOLTI: docenti curriculari delle tre sezioni della
Scuola dell’Infanzia ..........., i docenti di Sostegno e la docente IRC.
A
CHI E’ RIVOLTO: a tutti gli alunni della Scuola
dell’Infanzia di anni cinque, con particolare attenzione agli alunni di tutte
le fasce d’età con certificazione, BES e stranieri.
TEMPI: da
Novembre a Maggio, una volta al mese, in orario di compresenza dei docenti
(dalle 10:45 alle 11:45) in sostituzione delle attività curricolari.
SPAZI
UTILIZZATI: Aula attrezzata, giardino, salone, aula
L.I.M.. Tutti gli spazi sono resi accoglienti e strutturati in modo tale che
tutti i bambini possono accedere alle risorse presenti, in uno sfondo condiviso
nel quale tutti si sentono ben accolti.
OBIETTIVI:
·
Area Linguistica
-
Migliorare la quantità e qualità del
linguaggio verbale e non.
-
Aumentare in ogni bambino la fiducia nelle
proprie modalità di espressione vocale e corporea.
-
Favorire l’utilizzo del linguaggio per
l’interazione e la comunicazione tra pari secondo le potenzialità e peculiarità
di ognuno.
-
Migliorare le competenze fonologiche e
semantiche.
-
Ampliare il lessico.
·
Area Socio Relazionale
-
Stimolare una interazione proficua e
corretta.
-
Favorire la motivazione ad accettare le
regole di gioco e quindi di vita.
-
Stimolare e ottimizzare le abilità sociali e
relazionali.
-
Promuovere atteggiamenti positivi di
condivisione, cooperazione, aiuto reciproco e tutoring.
-
Favorire l’accettazione delle diversità
percependole come valore positivo arricchente.
-
Ridurre gli episodi di conflitto promuovendo
un miglior controllo emotivo e il superamento dell’egocentrismo.
-
Favorire la partecipazione attiva e
collaborativa per il conseguimento di un fine comune.
-
Valorizzare tutte le modalità d’interazione,
privilegiando i comportamenti empatici e responsabili.
·
Identità Personale
-
Sviluppare una positiva immagine di sé.
-
Aumentare l’autostima e la sicurezza.
-
Stimolare il senso di fiducia in sé e di
adeguatezza, sentendosi protetti e sostenuti dai coetanei e dall’adulto di
fronte alle difficoltà.
-
Diventare consapevoli dei propri limiti ma
anche delle proprie potenzialità.
·
Area psico-motoria
-
Accettazione dell'altro e del contatto
fisico.
-
Stimolazione dell'attenzione ai comandi.
-
Destrezza nel camminare all'indietro.
-
Conoscenza e riconoscimento delle varie parti
del corpo.
-
Accettazione dell'altro e del contatto
fisico.
· Area
sensoriale
- Scoprire le potenzialità sonore del proprio
corpo.
-
Canzoni e giochi animati.
-
Esperienze sonore con il corpo.
-
Lavorare attraverso esperienze di ascolto e
giochi su alcuni contrasti musicali: suono-silenzio, forte-piano, lento-veloce,
acuto-grave,ascendente-discendente, staccato, legato.
-
Costruzione di strumenti musicali e attività
di esecuzione.
MODULI ORGANIZZATI:
v Numero 1 - Novembre
GIOCHI
PER FARE CONOSCENZA: CREAZIONE DI UN PRIMO CONTATTO TRA I PARTECIPANTI AL
GIOCO.
Pallanome
Il gruppo forma un cerchio. Il conduttore del gioco lo
inizia dicendo il suo nome e lanciando una palla da tennis ad un compagno, che
dopo avere detto il suo nome la lancia a sua volta. Varianti: si deve dire il
nome di chi riceve la palla. Vengono messe in gioco una seconda, una terza
palla.
Un insegnante si prende l’incarico di fare un breve
video ai bambini.
Disegnami
Il gruppo si divide in coppie. Ad ogni coppia vengono
dati un foglio di carta e due matite. Ci si osserva per un po' a coppie e poi
ognuno disegna l’altra coppia, con l’aiuto delle insegnanti si chiede ai
bambini qual è la caratteristica che ha colpito di più dei compagni e le
maestre le scrivono accanto ai disegni.
v Numero 2 - Dicembre
GIOCHI DI PSICOMOTRICITA’: PER CONOSCERE IL
PROPRIO CORPO E ACQUISIRE FIDUCIA NEI COMPAGNI
Il gioco dei giganti
Un gioco divertente che
fa sentire i bambini grandi come dei giganti. Si racconta ai bambini una breve
storiella: "In un paese lontano vivono i giganti. Hanno piedi
grandi e gambe lunghissime; sono alti, tanto alti che toccano quasi il cielo;
quando camminano fanno passi lunghissimi.". I bambini, raccontata
questa storiella, devono provare a diventare giganti allungando il corpo il più
possibile e camminando con passi lunghi più del loro normale.
Schiena
contro Schiena
Ci si mette a coppie,
schiena contro schiena e ci si tiene per le braccia, come nel gioco della
campana. La maestra dà un nome ai componenti della coppia (esempio: quelli
davanti rossi, quelli dietro blu). Poi ci si dispone su una riga di partenza,
lo psicomotricista dà il via, partono i blu. Tutti corrono: chi lo farà in
avanti, ma quelli legati alla schiena dovranno farlo all'indietro, non deve
cadere nessuno altrimenti si ricomincia. Si può invertire più volte marcia,
basta dire "avanti i rossi... avanti i blu". Vince chi
arriva primo al traguardo senza cadere.
Tiriamo i
Fili
Dopo aver compiuto una
qualche attività, si prende un gomitolo di lana, ci si mette in cerchio. La maestra
per prima dice: "Cosa porto via da questa esperienza? Io porto via
L'ALLEGRIA". Poi lancia il gomitolo, tenendone un capo, a chi vuole,
che dovrà a sua volta rispondere alla domanda. Anche il secondo tiene un capo
del filo e lancia il gomitolo e così di seguito. Si formerà una ragnatela.
Ognuno alla fine terrà un pezzetto di filo per ricordo dell'esperienza che
incollerà su un foglio dove disegnerà il vissuto.
v Numero 3 - Febbraio
MERENDE DA PREPARARE CON I BAMBINI: FAVORIRE
LA COOPERAZIONE DIVERTENDOSI
MINI TIRAMISÙ: DOLCETTI SENZA COTTURA
Questa merenda è
perfetta per far pasticciare i bambini in cucina ed ha il vantaggio di essere
completamente senza cottura.
Ingredienti:
5 pacchetti di biscotti pavesini
150 g nutella
150 g mascarpone
caffè decaffeinato
q.b.
5 cucchiai di farina
di cocco
Procedimento
La prima cosa da fare
è preparare il caffè che deve essere decaffeinato perché così anche i bambini potranno
mangiare questi dolcetti senza problemi. Versatelo in un piatto fondo o in una
ciotolina, fatelo freddare. Non occorre zuccherarlo perché l’insieme di nutella
e mascarpone è già molto dolce.
Prendete un biscotto
tipo pavesino, cospargetelo con la nutella e mettete da parte. Procedete così
per un numero sufficiente di dolcetti.
Fate la stessa cosa
spalmando su un altro pavesino il mascarpone. Dovrete usare lo stesso numero di
biscotti, perché i due Pavesini andranno poi accoppiati.
Uniteli a due a due,
facendo in modo che combacino bene.
Terminate tutte le
coppie di biscotti, tuffatele nel caffè per pochissimi secondi e poi adagiateli
su un piatto.
Infarinate poi i
biscotti nella farina di cocco.
Qualora i biscotti si
fossero ammorbiditi troppo nel caffè, potete fare una doppia infarinatura nel
cocco.
Terminate
l’operazione mettete in frigo e lasciate raffreddare almeno un paio d’ore.
Servite freddi o a temperatura ambiente.
PALLINE
COLORATE
Anche in questo caso
si tratta di una ricetta senza cottura.
Ingredienti:
130 g di biscotti secchi
100 g di mascarpone
50 g di burro
100 g di zucchero a
velo
3 cucchiai di ricotta
60 g di cacao
granella di zucchero
colorata
Procedimento
Per prima cosa
prendete i biscotti e riduceteli in poltiglia, quasi come una farina, con
l’aiuto di un mini-primer. Se non l’avete metteteli all’interno di un
canovaccio e pressateli con un matterello.
In un’insalatiera
piuttosto capiente mescolate il mascarpone e il burro, amalgamate bene e poi
aggiungete lo zucchero a velo e la ricotta.
Lavorate l’impasto
per 15 minuti con un cucchiaio di legno, poi unite il cacao e i biscotti secchi
precedentemente sbriciolati. Si otterrà un impasto denso.
Prendete una piccola
quantità di impasto, circa un cucchiaino e create delle palline con le mani.
Questa sarà la parte più divertente per i vostri bambini.
Una volta create
tutte le palline mettete la granella di zucchero colorata in una ciotola o un
piatto fondo e fate in modo che si colorino in maniera più o meno uniforme.
Sistemare le palline
in un piatto e mettere in frigo per un’oretta per far rassodare l’impasto.
SPIEDINI
DI FRUTTA GOLOSI
Ingredienti:
1 pera
1 fetta di melone
1 kiwi
Biscotti a bastoncino
ricoperti di cioccolato
Adattate il tipo di
frutta e la quantità al numero di spiedini che volete realizzare.
Sbucciate la frutta e
tagliatela a grosse fette.
Usando le formine,
ritagliate più forme di frutta, una per spiedino.
Infilate
delicatamente ogni forma di frutta su uno spiedino.
v Numero 4 - Marzo
LETTURA SONORIZZATA CON IL CORPO “IL PICCOLO
INDIANO PENNA BIANCA”
Si apre la valigia magica dalla quale escono……tanti strumenti musicali.
Attraverso la «body
percussion» si scoprono le potenzialità sonore del proprio corpo.
IL PICCOLO
INDIANO
C’era una volta in un
accampamento indiano, un piccolo indiano che si chiamava Penna Bianca. Al
mattino si svegliava, si stiracchiava (mugolii), sbadigliava (sbadigli), e si
alzava presto per affrontare una nuova giornata.
Indossava abiti di
pelle di bufala, faceva colazione e apriva la sua tenda (rumore di cerniera).
Va al passo (colpi
lenti delle mani sulle gambe), poi al trotto (colpi più ritmici e veloci) e ora
al galoppo (colpi molto veloci). Si reca al torrente, scende dal cavallo e si tuffa
(splash) nelle acque limpide e fresche per lavarsi: si lava i denti, la faccia,
le gambe e le braccia.
All’improvviso il
cielo si copre di nuvole e il vento comincia a soffiare (fffffffff…); soffia,
soffia e muove le foglie degli alberi (le mani strisciano una sull’altra),
qualche goccia di pioggia cade sul prato (due dita battono sul palmo dell’altra
mano).
Piove poco (battito
lento), poi un po’ di più (battito più veloce), poi ancora di più (battito
velocissimo): adesso piove a dirotto (battito delle mani).
Allora Penna Bianca
torna verso l’accampamento, scende dal cavallo, apre la sua tenda e dentro
trova la sua mamma e il suo papà che lo riempiono di baci (rumore di baci).
Ora suoniamo un po!
E ORA
COSTRUIAMO NOI GLI STRUMENTI!!
I BASTONI
DELLA PIOGGIA
Gli “ingredienti”
necessari a realizzare un bastone della pioggia non sono tanti e sono
facilmente reperibili tra gli oggetti che utilizziamo in casa:
-
un tubo
di cartone lungo, meglio se rigido
-
cartone o
cartoncino
-
un foglio
di alluminio
-
colla
-
tessuti
colorati
-
chiodi
-
riso,
bottoni, piccoli sassolini
-
matita,
forbici.
Prima di tutto,
poggiamo il tubo sul cartone o su un cartoncino e con una matita tracciamone il
contorno per due volte. Poi ritagliamo i due cerchi ottenuti, o facciamolo fare
ai bambini usando le forbicine con le punte arrotondate. Poi, occorre piantare
i chiodi sulla superficie esterna del cilindro. Ovviamente fate voi questa
operazione e tenete i chiodi a debita distanza dai bambini, evitando ingestioni
accidentali.
Una volta completato
l’inserimento dei chiodi, incollate uno dei tappi con cura, avvolgete il tubo
con un foglio di alluminio e successivamente con il cartoncino. È possibile
creare delle linguette nel tappo, da incollare all’interno del tubo per una
maggiore sicurezza.
Inserite ciò che
preferite, riso, bottoni, sassi, conchiglie. Incollate il secondo tappo
accertandovi che sia ben saldo e che non vi sia fuoriuscita di oggetti.
UTILIZZIAMO
LA L.I.M. PER GUARDARE: “I TRE FRATELLI GNOMI E LA LUNA” (FAVOLA SONORA)
v Numero 5 - Aprile
PARLIAMO DI INCLUSIONE
UTILIZZIAMO LA L.I.M.
Realizzeranno
poi, Elmer l’elefantino su cartone, da tenere nel salone della scuola. Serviranno
tessuti colorati e tanta colla.
Ritornati
nelle sezioni i bambini con l’aiuto delle maestre racconteranno la storia di
Elmer ai loro compagni.
v Numero 6 -
Maggio
LA NATURA COME ELEMENTO PER CRESCERE E PER
UNIRE
In giardino, i bambini possono sperimentare
diverse consistenze manipolando la terra, accarezzando le foglie, raccogliendo i fiori e i
frutti dell'orto. Questo tipo di attività è decisamente ispirata al metodo
Montessori: la manipolazione, infatti, permette di sviluppare e migliorare la
manualità fine (motricità fine propedeutica anche alla scrittura) e la
coordinazione oculo-manuale.
Con i
bambini creeremo un piccolo orto.
Parteciperanno
a questo modulo tutti i bambini della scuola, ai bambini che fanno parte del
progetto verrà, poi, assegnata una piantina in particolare della quale si
dovranno prendere cura giornalmente.
Ci
ispireremo ai principi del metodo Montessori, può bastare un esiguo pezzetto di
terra per dar vita a una delle migliori esperienze educative per la crescita
del bambino. Innanzitutto, lavorare la terra e piantare i semi sono due
attività che permettono ai piccoli di mettere alla prova le loro capacità
manuali.
Tutto
sarà davvero a misura di bambino, dall'attrezzatura alla tipologia di semi e
piante. Quindi, sarà necessario dotare i bambini di mini-annaffiatoi, una fonte
d'acqua facilmente accessibile (dalla canna a una fontanella, spiegando loro
quanto sia preziosa l'acqua), palette, forbici, rastrelli, grembiuli e
calzature adatte per muoversi in assoluta libertà.
Cosa
pianteremo:
-
Basilico
Ai
genitori degli alunni della scuola verrà chiesto un piccolo contributo
economico, libero, per poter acquistare il materiale necessario per
accudire l’orto e le piantine. Gli alunni porteranno a casa i frutti
dell’orto. Verrà chiesto anche l’aiuto di qualche genitore, nonno o zio per
la realizzazione dell’orto stesso.
|
-
Carote
-
Cetrioli
-
Fagiolini
-
Piselli
-
Prezzemolo
-
Zucchine
CONCLUSIONI:
Nel mese di Maggio verrà allestita nel salone della
scuola, una mostra, da tutte le docenti coinvolte durante l’anno nel progetto.
Il percorso illustrerà tutto l’iter affrontato per
la realizzazione del medesimo progetto. La mostra sarà aperta al pubblico per
tre interi pomeriggi che verranno in seguito concordati.
Ai bambini coinvolti nel progetto verrà consegnato un
attestato di merito e partecipazione.
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